NBA Recap: Notte di Ritorni, Record e Colpi in Trasferta

Scritto il 19/11/2025
da Sporteaker Team


La notte NBA regala spettacolo, rientri attesissimi, record storici e risultati che muovono sensibilmente le classifiche di entrambe le Conference. La copertina è inevitabilmente per LeBron James, tornato sul parquet dopo quasi un mese di stop, ma non da meno è il debutto stagionale di Paul George con Philadelphia e l’ennesima affermazione dei Detroit Pistons, sempre più una delle sorprese dell’avvio di stagione.

Orlando sorprende Golden State: 121-113

Senza Paolo Banchero, i Magic sfornano una delle migliori prestazioni collettive dell’anno, mandando sei giocatori in doppia cifra e trovando punti pesanti da Desmond Bane (23) e dal giovane Anthony Black (21 dalla panchina).
Golden State prova a restare agganciata grazie ai 34 punti di Steph Curry e ai 33 di Jimmy Butler, ma la mancanza di supporto dal resto del roster pesa come un macigno e alla fine gli Warriors cedono meritatamente.

Boston comanda a Brooklyn: 113-99

I Celtics partono in controllo, studiano l’avversario nel primo tempo e poi mettono il turbo.
A guidare la squadra di Joe Mazzulla ci pensano Jaylen Brown (29) e un sorprendente Payton Pritchard, che aggiunge 22 punti e 10 rimbalzi. Ai Nets non basta l’ennesima prova solida di Michael Porter Jr. (25). Boston torna così stabilmente in zona play-in a Est.

Detroit non si ferma più: 120-112 ad Atlanta

I Pistons centrano l’11ª vittoria consecutiva, firmando il miglior avvio dal 2005.
Il rientro di Cade Cunningham è determinante: 25 punti, 10 assist, 6 rimbalzi e ben 9 punti nell’ultimo quarto che decide la partita. Atlanta lotta grazie a un ottimo Jalen Johnson (25-9-8), ma non basta per fermare la squadra più calda del momento.

San Antonio piega Memphis: 111-101

Anche senza Victor Wembanyama, gli Spurs trovano solidità, compattezza e un quarto periodo difensivamente perfetto, in cui concedono appena 14 punti ai Grizzlies.
De’Aaron Fox guida i suoi con 26 punti, mentre Harrison Barnes aggiunge 23.
A Memphis si segnala il rookie Cedric Coward, autore di una brillante doppia doppia da 19 punti e 11 rimbalzi con un impressionante 5/7 da tre.

Lakers travolgenti: 140-126 su Utah

Il ritorno più atteso è finalmente arrivato: LeBron James scende in campo per la prima volta in stagione dopo il problema al nervo sciatico e contribuisce alla vittoria dei Lakers con 11 punti e 12 assist, entrando così ufficialmente nella 23ª stagione NBA, un record assoluto nella storia della lega.

Oltre alla sua presenza iconica, i Lakers dominano grazie a uno straripante Luka Doncic (37 pt e 10 ast), ai 26 punti di Austin Reaves e alla doppia doppia di Deandre Ayton (20+14).
A Utah non bastano le prestazioni monstre di Keyonte George (33) e Lauri Markkanen (31).

Phoenix passa a Portland: 127-110

Partita equilibrata solo nel primo tempo. Dopo l’intervallo Booker e un convincente Collin Gillespie (entrambi 19 punti) firmano l’allungo decisivo.
I Blazers resistono con Shaedon Sharpe (29) e Deni Avdija (19), ma il resto del gruppo non riesce a mantenere il ritmo nella seconda metà di gara.

Approfondimento – Paul George torna dopo otto mesi

Oltre al ritorno di LeBron, la notte NBA ha segnato anche il debutto stagionale di Paul George, finalmente in campo con i suoi Philadelphia 76ers dopo otto mesi di stop.
Contro la sua ex squadra, i Clippers, George ha giocato 21 minuti chiudendo con 9 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate.

Le sensazioni sono positive, come confermato dal diretto interessato:

“È stato un viaggio lungo, pieno di ostacoli, ma era ora di tornare. Un po’ arrugginito, ma mi sento bene”.

Phila attende ora il rientro di Joel Embiid, alle prese con un fastidio al ginocchio, ma il pieno recupero dell’ala è un segnale incoraggiante per una squadra che mira a restare ai vertici della Eastern Conference.

Conclusioni

Una notte NBA ricca di emozioni, che mescola ritorni storici, strisce vincenti e giovani in grande crescita.
LeBron riscrive ancora una volta i libri dei record, Detroit continua a stupire, e Paul George riapre ufficialmente la sua stagione.
Il tutto mentre playoff e play-in iniziano a prendere forma, in un’annata che promette equilibrio e spettacolo da costa a costa.