Notte NBA: crolla Oklahoma City, prima gioia per Brooklyn. Doncic e Jokic ancora in formato MVP

Scritto il 06/11/2025
da Sporteaker Team


Una notte di grande spettacolo in NBA, ricca di sorprese, rimonte e prestazioni individuali da incorniciare. La prima sconfitta stagionale di Oklahoma City a Portland, la rinascita di Brooklyn e le nuove prove di forza di Luka Doncic e Nikola Jokic sono i titoli di una serata intensa e imprevedibile.
Mentre Cleveland e Detroit continuano a crescere, Memphis e Dallas sprofondano in crisi, e a Est i Knicks mandano un segnale forte dopo la vittoria contro Minnesota.

Cleveland fa sul serio: Mitchell inarrestabile

Cleveland Cavaliers - Philadelphia 76ers 132-121
Prestazione dominante dei Cavaliers, che schiacciano una delle squadre più in forma dell’Est. Donovan Mitchell gioca da vero leader e chiude con 46 punti in 36 minuti, tirando con percentuali irreali (15/21 dal campo). Cleveland ritrova anche Darius Garland, al debutto stagionale, e un Jarrett Allen solidissimo sotto canestro (24 punti e 10 rimbalzi).
Philadelphia fatica a contenere l’aggressività dei Cavs e non riesce mai a impensierire realmente gli avversari. La sensazione è che Cleveland, dopo un avvio altalenante, stia ritrovando la propria identità.

Detroit vola con Cunningham e Duren

Detroit Pistons - Utah Jazz 114-103
Detroit è ufficialmente la squadra rivelazione del momento. Quarta vittoria consecutiva per i giovani Pistons, che nel terzo quarto piazzano il parziale decisivo concedendo appena 14 punti agli avversari.
Cade Cunningham brilla con una doppia doppia da 31 punti e 10 assist, mentre il lungo Jalen Duren domina l’area con 22 punti e 22 rimbalzi. I Jazz, sempre più inconsistenti, non trovano risposte e cedono di schianto.

Brooklyn si sblocca: prima vittoria stagionale

Indiana Pacers - Brooklyn Nets 103-112
Dopo un avvio da incubo, i Nets trovano finalmente il primo successo dell’anno, e lo fanno sul parquet dei vicecampioni NBA.
Michael Porter Jr. firma una prestazione da protagonista assoluto con 32 punti e 11 rimbalzi, mostrando leadership e freddezza nei momenti chiave. Indiana, alle prese con una lunga lista di infortuni, si affida a Pascal Siakam (23+10), ma non basta. Nel quarto periodo, Brooklyn piazza l’allungo decisivo e rompe la maledizione.

Boston torna a dominare

Boston Celtics - Washington Wizards 136-107
Una vittoria mai in discussione per Boston, che archivia la pratica Wizards con una dimostrazione di forza. Dopo un avvio lento, i Celtics accelerano nel secondo quarto e non si voltano più indietro.
Jaylen Brown mette a referto 35 punti, mentre Josh Minott, promosso in quintetto, risponde con una prova da 21 punti e tanta energia. Per Washington, serata difficile, ma Alex Sarr si fa notare con 31 punti e 8 rimbalzi, segnale di speranza per il futuro.

Knicks spettacolari al Garden

New York Knicks - Minnesota Timberwolves 137-114
Grande prova dei Knicks, che nel secondo tempo travolgono Minnesota. Il rientro di Anthony Edwards (15 punti) non basta ai T’Wolves per contenere l’energia di New York, che trova protagonisti in ogni zona del campo.
OG Anunoby (25 punti) conferma la sua importanza difensiva e offensiva, mentre Jalen Brunson orchestra con classe (23 punti e 10 assist). Ma il vero mattatore è Julius Randle, ex di serata, che mette 32 punti con 5 triple. Il Madison Square Garden esplode: i Knicks vogliono essere protagonisti a Est.

Memphis sprofonda: Houston domina

Memphis Grizzlies - Houston Rockets 109-124
È crisi piena per i Grizzlies, arrivati alla quarta sconfitta consecutiva. L’attacco fatica, la difesa concede troppo, e Ja Morant continua a deludere (17 punti, 6/19 dal campo).
Houston invece vola: Amen Thompson (28 punti, 10 rimbalzi) e Alperen Sengun (20+16) fanno quello che vogliono sotto canestro. I Rockets mostrano solidità e ritmo, e si candidano come possibile sorpresa a Ovest.

Dallas, altra sconfitta e clima teso

Dallas Mavericks - New Orleans Pelicans 99-101
Non si ferma la crisi dei Mavericks, sconfitti anche in casa da New Orleans. Cooper Flagg (20 punti e 9 rimbalzi) prova a trascinare i suoi ma sbaglia il tiro del pareggio sulla sirena.
I Pelicans ringraziano Saddiq Bey, autore di 22 punti e 9 rimbalzi, e raggiungono proprio Dallas all’ultimo posto della Western Conference. L’aria si fa pesante in Texas, dove i tifosi iniziano a rumoreggiare.

Jokic immenso, Miami si arrende

Denver Nuggets - Miami Heat 122-112
Per battere gli Heat serve la versione migliore di Nikola Jokic, che confeziona una tripla doppia leggendaria: 33 punti, 15 rimbalzi, 16 assist, 3 recuperi e 12/18 dal campo.
Denver controlla il ritmo e trova anche buoni spunti da Aaron Gordon e Jamal Murray, mentre Miami resta in partita grazie ai 23 punti di Norman Powell e ai 22 di Andrew Wiggins.
Per Simone Fontecchio, prova positiva in difesa ma opaca in attacco: 5 punti, 2/7 al tiro, con 2 rimbalzi e 1 stoppata.

Lakers, rimonta d’orgoglio

Los Angeles Lakers - San Antonio Spurs 118-116
Senza LeBron James e Austin Reaves, i Lakers mostrano carattere e cuore. Dopo essere stati sotto in doppia cifra, rimontano e vincono in volata grazie all’ennesima prestazione dominante di Luka Doncic, autore di 35 punti, 13 assist e 9 rimbalzi.
San Antonio spreca tutto nel finale, con Julian Champagnie che sbaglia due liberi decisivi a cronometro quasi scaduto. Victor Wembanyama chiude con 19 punti e 8 rimbalzi, ma tira male (5/14) e finisce fuori per falli a meno di due minuti dalla sirena.

Prima caduta per i Thunder

Portland Trail Blazers - Oklahoma City Thunder 121-119
Arriva la prima sconfitta stagionale per OKC, che a Portland si fa rimontare dopo aver controllato il match per tre quarti.
I Blazers festeggiano un successo di prestigio con un Jrue Holiday glaciale nel finale (22 punti) e un Deni Avdija vicinissimo alla tripla doppia (26 punti, 10 rimbalzi, 9 assist).
Per i Thunder, il solito Shai Gilgeous-Alexander (35+9) non basta. Una battuta d’arresto che può servire da lezione.

Westbrook vintage, Kings solidi

Sacramento Kings - Golden State Warriors 121-116
I Kings battono una Golden State rimaneggiata e lo fanno grazie a un Russell Westbrook in versione 2017, autore di una tripla doppia da 23 punti, 16 rimbalzi e 10 assist.
Gli Warriors, privi delle loro stelle, resistono fino alla fine grazie al rookie Will Richard (30 punti, career high) e ai 28 di Moses Moody, ma Sacramento controlla il ritmo e porta a casa una vittoria di maturità.

Il punto della notte

Una notte NBA che ha detto molto: Oklahoma City scopre di non essere imbattibile, Brooklyn riprende fiato, Cleveland e Detroit convincono sempre di più, mentre Doncic e Jokic si confermano i due uomini copertina della lega.
Le difficoltà di Memphis e Dallas aprono scenari preoccupanti, mentre a Est i Knicks e i Cavs mandano segnali forti alle big.
La stagione è appena iniziata, ma le gerarchie cominciano già a muoversi. E se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un’annata da non perdere.