Sinner, da Parigi a Parigi: il ritorno sul trono mondiale e la corsa al numero 1 di fine anno

Scritto il 03/11/2025
da Sporteaker Team


Da Parigi a Parigi, in poco meno di due mesi, Jannik Sinner torna sul tetto del tennis mondiale. A 56 giorni dalla finale persa allo US Open, l’azzurro si riprende la vetta del ranking ATP grazie al trionfo al Masters 1000 di Parigi-Bercy, battendo in finale Felix Auger-Aliassime e firmando così il suo secondo titolo consecutivo dopo quello di Vienna. Un successo che vale doppio: non solo riporta Sinner al numero uno del mondo, ma tiene vive anche le speranze di Lorenzo Musetti di strappare l’ultimo pass per le ATP Finals di Torino.

“Ho dovuto stringere i denti”

Sinner, sereno e sollevato nel post-partita, ha raccontato la fatica e la determinazione che lo hanno accompagnato in questa settimana parigina:

“Alcuni giorni mi sentivo molto bene, altri ho dovuto stringere i denti e andare avanti. Non è stato facile, ma ogni giorno abbiamo cercato di capire come affrontare al meglio la situazione. Questo titolo è speciale, perché arriva dopo settimane intense e perché riconferma che il lavoro fatto è quello giusto”.

Il trionfo a Bercy chiude un autunno da incorniciare: due titoli consecutivi senza perdere nemmeno un set e un livello di gioco che ha messo in mostra solidità, lucidità tattica e una nuova consapevolezza nei momenti chiave.

Un percorso di crescita continua

Sinner non si è nascosto: ogni torneo, ogni settimana è un banco di prova.

“Ogni titolo è speciale a modo suo. A volte vinci perché tutto fila liscio, altre perché lotti contro te stesso. Ho imparato molto sul mio corpo e sulla gestione delle energie: questa è la vera lezione di Parigi”.

Il ventiquattrenne altoatesino, tornato al numero uno del mondo per la 66ª settimana complessiva, dimostra una maturità che va oltre il talento. Dalla vittoria all’Australian Open fino al ritorno in vetta a Parigi, passando per lo US Open e Vienna, il filo conduttore è la costanza. “Nel tennis non c’è magia – ha spiegato – solo tanto lavoro e dedizione. Tutti cercano di migliorare, ma serve equilibrio tra il voler provare e il voler vincere”.

Torino nel mirino

Adesso l’attenzione si sposta su Torino, dove Sinner arriverà da protagonista assoluto. “L’obiettivo è giocare il mio miglior tennis, poi vedremo cosa succederà. Il numero 1 a fine anno non dipende solo da me, ma sono felice di trovarmi in questa posizione”.

Ed è vero: la corsa al trono finale si gioca sui dettagli. Sinner ha 11.500 punti, Carlos Alcaraz insegue a 11.250. Una differenza minima che rende le ATP Finals decisive. L’azzurro dovrà difendere i 1500 punti del titolo dello scorso anno, mentre lo spagnolo ne ha solo 200 da scartare. In pratica, Sinner non ha più margine d’errore: per chiudere da numero 1 dovrà trionfare nuovamente al Pala Alpitour, possibilmente da imbattuto, e sperare che Alcaraz non spinga fino alla finale.

La stagione dei record

Il 2025 ha consacrato definitivamente Sinner come simbolo di costanza e resilienza. Il caso clostebol, le settimane di stop, gli avvicendamenti nel team: tutto avrebbe potuto minarne la serenità. E invece Jannik ha reagito da fuoriclasse, sostenuto da Vagnozzi e Cahill, e tornato più forte di prima. Il successo allo US Open e quello alle Finals dello scorso anno avevano già creato un solco rispetto agli inseguitori; la vittoria a Parigi lo allarga ulteriormente, confermandolo come uno dei giocatori più completi del circuito.

Alcaraz all’inseguimento

Carlos Alcaraz, reduce da una stagione comunque straordinaria con nove finali e sei titoli, resta il principale rivale. Il suo ritorno temporaneo al vertice dopo lo US Open aveva dato l’impressione di un nuovo cambio di gerarchie, ma le condizioni indoor restano il suo tallone d’Achille. A Parigi è uscito subito, lasciando strada libera al rivale. Adesso lo spagnolo è costretto a inseguire, consapevole che solo un rendimento perfetto a Torino potrebbe ribaltare la situazione.

“Da Parigi a Parigi”, il cerchio si chiude

La carriera di Jannik Sinner sembra scandita da una simmetria suggestiva: era stato proprio a Parigi, il 4 giugno 2024, che l’azzurro era diventato numero 1 del mondo per la prima volta. Cinquantasei giorni dopo un’altra vittoria nella capitale francese, ma questa volta sul cemento indoor, lo riporta in vetta. In mezzo, una stagione che ha segnato la sua definitiva consacrazione.

“Ci sono momenti che non dimenticherò mai. Ma la cosa più importante è continuare a crescere, giorno dopo giorno. È così che si diventa migliori, non guardando solo ai risultati ma a come ci si arriva”.

Da Parigi a Parigi, dalla terra rossa al cemento: il percorso è diverso, ma il protagonista è sempre lo stesso.
Jannik Sinner, l’uomo che ha reso normale l’eccellenza.