La nona giornata di Serie A regala un turno pieno di emozioni, tensione e colpi di scena. In testa tornano Napoli e Roma, entrambe vittoriose, mentre l’Inter si rialza dopo il ko di Napoli e la Juventus riparte con il sorriso in attesa dell’arrivo di Luciano Spalletti. Cade ancora il Genoa, travolto da una Cremonese cinica, mentre Bologna e Torino si annullano. Spettacolo anche a Bergamo, dove Atalanta e Milan si dividono la posta in palio al termine di una partita ad alta intensità.
Cremonese spietata, Genoa nel baratro
A Marassi, la Cremonese espugna il “Ferraris” e affonda un Genoa sempre più in crisi. Gli uomini di Nicola vincono 2-0 grazie alla doppietta di Bonazzoli, che colpisce in avvio e poi chiude i conti nella ripresa, sempre sugli sviluppi di calcio d’angolo. Dopo il vantaggio lampo, confermato dal VAR, i rossoblù faticano a reagire e vengono travolti da una contestazione durissima: lancio di razzi dalle gradinate, gara sospesa e clima infuocato. Vieira non trova la chiave giusta per invertire la rotta: Genoa ancora ultimo, a secco di vittorie, e con la tifoseria ormai esasperata.
Bologna e Torino, equilibrio e pochi brividi
Poche emozioni al “Dall’Ara”, dove Bologna e Torino impattano 0-0. I felsinei, seguiti da Italiano dagli spogliatoi dopo la recente polmonite, costruiscono di più ma non sfondano. Paleari è super su Bernardeschi e Cambiaghi, mentre il Torino si affida al lavoro sporco di Casadei e Gineitis e alle ripartenze di Adams. Nel finale, Simeone e Ngonge provano a cambiare l’inerzia ma la gara resta inchiodata sul pari. Quarto risultato utile per i granata, che crescono in solidità, mentre il Bologna spreca l’occasione di agganciare la zona Europa.
Inter, risposta da grande: 3-0 alla Fiorentina
Dopo la sconfitta col Napoli, l’Inter di Cristian Chivu ritrova brillantezza e carattere. Al “Meazza”, i nerazzurri travolgono la Fiorentina 3-0, riscattando un primo tempo complicato con una ripresa di forza e qualità. Calhanoglu apre le danze con un destro chirurgico dal limite, poi Sucic raddoppia con una splendida azione personale, resistendo alla trattenuta di Mandragora e battendo De Gea con freddezza. Nel finale, ancora Calhanoglu dal dischetto sigla la doppietta personale dopo il fallo da rigore su Bonny.
Per la Fiorentina è crisi nera: nessuna vittoria in nove gare, difesa disastrosa e un Pioli sempre più in bilico. A San Siro risuona ironico il coro “Pioli is on fire”, mentre i viola sprofondano al penultimo posto con appena quattro punti.
Roma torna in vetta: Parma battuto 2-1
All’Olimpico, la Roma di Gasperini ritrova la vittoria dopo due sconfitte consecutive. Contro un Parma coraggioso, i giallorossi si impongono 2-1 grazie ai gol di Hermoso e Dovbyk. Dopo un primo tempo equilibrato – con un gol annullato a Soulé per fuorigioco – la Roma passa su corner: Dybala pennella, Hermoso svetta e batte Suzuki. Poi entra Dovbyk, che sigilla il raddoppio con una splendida girata sotto porta. Nel finale Circati riapre i giochi, ma la Roma resiste e torna in vetta insieme al Napoli.
Napoli, vittoria di forza a Lecce
Un calcio all’emergenza, e alla sfortuna. Anzi, una testata: quella di Frank Zambo Anguissa, sempre più uomo simbolo del Napoli di Conte. È sua la zampata che decide la sfida di Lecce, una partita complicata e stregata fino al minuto 69, quando il camerunese trova la spizzata vincente su punizione di Neres.
Il Napoli ritrova così il sorriso e, soprattutto, la porta inviolata dopo otto gare tra Serie A e Champions. Fondamentale anche Milinkovic Savic, autore di un intervento decisivo su rigore di Camarda al 55’, penalty concesso dal VAR per un tocco di mano di Juan Jesus. Quella parata ha cambiato il destino della gara: da lì, Conte ha rivoluzionato la squadra inserendo McTominay, Hojlund e Spinazzola, trovando ritmo, profondità e soluzioni sugli esterni.
Il finale è di sofferenza e gestione, ma l’importante per Conte è tornare a vincere. Napoli in vetta, Lecce sconfitto ma applaudito: partita sporca, intensa, e risolta con un colpo da grande squadra.
Atalanta-Milan, un thriller da pareggio
A Bergamo va in scena una delle partite più vibranti del weekend. Atalanta-Milan finisce 1-1, con i gol di Ricci e Lookman, al termine di 90 minuti da thriller calcistico. Il Milan parte forte e trova il vantaggio al 3’: sugli sviluppi di un corner, Ricci calcia di esterno e trova la deviazione di Ederson che beffa Carnesecchi. L’Atalanta reagisce con rabbia, dominando il primo tempo e trovando il pari con una splendida azione firmata Pasalic–Lookman: l’attaccante nigeriano entra in area e fulmina Maignan sotto la traversa.
Nella ripresa la gara si equilibra, con occasioni da entrambe le parti. Maignan salva su Zappacosta e Gabbia, mentre Loftus-Cheek e Nkunku sfiorano il colpo grosso per i rossoneri. Alla fine il pari è giusto: l’Atalanta resta imbattuta e inanella il quinto pareggio consecutivo, mentre il Milan sale a 18 punti, a -3 dal vertice, ma con la sensazione di aver perso un’occasione.
Tengono banco anche due episodi: l’entrata durissima di Lookman su Fofana, non sanzionata, e la sostituzione a sorpresa di Leao al 45’, che non ha convinto né i tifosi né la critica.
Juve, ripartenza convincente
Dopo l’esonero di Tudor, la Juventus torna al successo battendo 3-1 l’Udinese. Brambilla, in attesa di Spalletti, risistema la squadra con un 3-4-1-2 propositivo: Vlahovic segna subito su rigore, Zaniolo pareggia approfittando di un errore di Locatelli, poi Gatti di testa e Yildiz dal dischetto regalano il successo ai bianconeri. Juve a quota 15 punti, di nuovo in corsa e pronta a ripartire con un nuovo progetto tecnico.
Como sogna l’Europa
Continua la corsa del Como di Fabregas, che travolge il Verona 3-1 grazie ai gol di Douvikas, Posch e Vojvoda. Dopo il momentaneo pari di Serdar, i lariani dominano la ripresa e salgono a 16 punti, alimentando il sogno europeo. Verona ancora a secco di vittorie, in piena crisi di risultati.

