Il terzo capitolo della Serie A Unipol 2025/26 si chiude con una certezza: il campionato è già entrato nel vivo. Ogni partita è una storia a sé, tra colpi di scena, sorprese e conferme. Nel weekend che ha visto protagoniste Milano e Brescia, la giornata ha raccontato un basket vivo, fisico e pieno di talento.
Milano, vittoria di carattere a Sassari
Il lunch match del PalaSerradimigni ha offerto emozioni e intensità. L’Olimpia Milano, ancora in cerca della sua piena identità, ha superato Sassari 76-72 dopo una gara tiratissima. La Dinamo, trascinata da Buie e Thomas, era partita forte, trovando ritmo dall’arco e fiducia nel gioco interno. Per venti minuti Sassari ha dettato il passo, andando all’intervallo sul +8 e dando l’impressione di poter firmare l’impresa.
Ma nella ripresa è venuto fuori il carattere della Milano di Ettore Messina. Nico Mannion ha acceso la rimonta, Booker ha spaccato la difesa con energia e Guduric ha siglato i canestri pesanti nel finale. A decidere è stato proprio lui, con una tripla glaciale a due minuti dalla fine e il tap-in che ha chiuso il conto. Booker, con 19 punti e 7 falli subiti, è stato l’anima dell’EA7, mentre Sassari ha pagato le troppe palle perse nei momenti chiave. Milano vince con l’esperienza, dimostrando che anche senza dominare sa come portare a casa i punti pesanti.
Venezia spettacolare: Trieste travolta
Nell’anticipo del sabato sera, la Reyer Venezia ha dato spettacolo. Il 102-66 contro Trieste è stato un manifesto di basket totale. La squadra di Spahija ha giocato con un’intensità impressionante, trovando punti da ogni giocatore e difendendo con ferocia. Wiltjer, Bowman e Cole hanno guidato un attacco fluido e letale, mentre Horton e Tessitori hanno chiuso ogni spazio sotto canestro.
Trieste ha provato a restare a contatto grazie a un grande Ramsey, ma l’ondata orogranata nella ripresa è stata inarrestabile: un parziale di 17-2 nel terzo quarto ha spaccato la partita e acceso il Taliercio. Per Venezia è un segnale forte: la squadra gira, corre, e sembra già pronta per stare in alto.
Brescia espugna Udine e resta in vetta
La domenica sera ha incoronato ancora una volta la Germani Brescia, che continua la sua corsa perfetta espugnando il PalaCarnera di Udine 81-72. Una partita di sostanza, giocata con maturità. Ivanovic, con 19 punti, ha guidato l’attacco con lucidità, mentre Rivers e Ndour hanno colpito nei momenti chiave.
Udine, sospinta da un ottimo Alibegovic, ha lottato fino all’ultimo, trovando ritmo da tre punti ma senza riuscire a invertire l’inerzia. Nel finale, la freddezza di Bilan e la solidità difensiva dei lombardi hanno chiuso i conti. Brescia si conferma squadra vera, solida in ogni reparto e capace di vincere anche lontano da casa.
Trapani dominante a Cantù, Reggio Emilia da applausi
La sorpresa di giornata arriva da Desio, dove Trapani ha travolto Cantù 81-63 con una prestazione di grande intensità. Eboua è stato semplicemente devastante: 18 punti, 16 rimbalzi e tanta presenza fisica. La squadra di Repesa ha imposto il proprio ritmo dall’inizio alla fine, controllando ogni aspetto del gioco e mostrando una maturità sorprendente per una neopromossa.
Molto convincente anche Reggio Emilia, che ha schiantato Varese 103-79 in una delle prestazioni più complete della giornata. Caupain e Barford hanno orchestrato un attacco scintillante, Cheatham ha punito da fuori e Echenique ha dominato nel pitturato. È una Reggio concreta, intensa, che ha trovato subito una chiara identità di squadra.
Napoli cresce, Treviso si ferma
Napoli si prende un successo importante in trasferta vincendo a Treviso 86-79. Mitrou-Long e Flagg hanno dominato in velocità, imponendo un ritmo altissimo che i veneti non sono riusciti a contenere. La NutriBullet ha reagito con orgoglio, guidata da Pinkins e Ragland, ma non è bastato. I partenopei, in crescita costante, dimostrano di avere profondità e carattere, due qualità che fanno la differenza nelle lunghe stagioni.
Trento solida, Tortona in difficoltà
Il pomeriggio si era aperto con la vittoria di Trento su Tortona (89-75), un successo meritato per una squadra che sta trovando continuità e compattezza. Jones e Steward, entrambi con 19 punti, hanno condotto l’Aquila, che in casa continua a essere una certezza. Tortona, al contrario, è apparsa ancora alla ricerca di equilibrio, con Vital e Baldasso unici a salvarsi in una prestazione complessivamente opaca.
Una LBA senza padroni
Dopo tre giornate, la sensazione è chiara: il campionato non ha ancora una vera regina. Brescia e Milano guidano, Venezia insegue, ma dietro ci sono tante squadre in grado di sorprendere. È un torneo che promette equilibrio, emozioni e, soprattutto, un livello tecnico che cresce settimana dopo settimana.
La terza giornata ha lasciato un messaggio limpido: in questa Serie A Unipol, per vincere non basta il talento. Servono fisicità, mentalità e quella fame che, oggi, Brescia e Venezia sembrano incarnare meglio di tutte.

